La Messa sarà celebrata nella
Pieve di San Martino a Lubaco il
16 Giugno 2012 alle ore 16.00
Potete raggiungere la Pieve di San Martino a Lubaco in macchina in due modi: passando da Fiesole percorrendo una bellissima strada panoramica, oppure passando da Rovezzano, in una strada meno suggestiva ma più comoda. I tempi di percorrenza sono pressoché uguali: considerate circa 45 minuti dal centro di Firenze.
Stiamo preparando cartine più dettagliate ma nel frattempo potete iniziare a 'studiare'.
1- Passando da Fiesole...
2- Passando da Rovezzano...
Un po' di storia...
Il toponimo Lubaco è di origine incerta, l'origine più accreditata pare essere "l'Opaco", cioè all'ombra, data la posizione un po' nascosta dietro una collina. Alcune fonti storiche, dall'XI secolo in poi, citano nella zona circostante l'attuale pieve almeno due chiese parrocchiali: la pieve di San Gervasio e Protasio in Alpiniano e la chiesa di San Martino a Castellubaco. La prima, nel XIV secolo era già rovina, l'altra era già stata precedentemente abbandonata in seguito a un terremoto. L'attuale struttura è probabile che sia stata costruita con i materiali di recupero delle precedenti chiese, sopra a quella che in passato era dedicata San Gervasio; il rifacimento della pavimentazione ha riportato alla luce parte del perimetro della vecchia chiesa.
La struttura come oggi è visibile ha acquisito il titolo di pieve nel 1526. Ha una pianta a capanna in stile romanico senza colonne all'interno (demolite nel XVIII secolo). All'ingresso della Chiesa si accede scendendo da una scalinata seguita dal caratteristico sagrato, dopodiché altri cinque scalini conducono all'interno della struttura stessa. E' l'unico esempio di chiesa nella diocesi di Fiesole in cui si entra scendendo.
A metà della parete di destra troviamo il bellissimo fonte battesimale dell'XI secolo, originario della sopra citata chiesa di San Gervasio, mentre in fondo ai lati dell'abside abbiamo: alla parete di destra su un piccolo altare, una bellissima copia di una tela di Benedetto da Empoli, raffigurante l'annunciazione alla Vergine Maria; dall'altro lato sempre sopra un piccolo altare di un autore ignoto della scuola fiorentina del XVII secolo rappresentante le figure di Sant'Antonio abate, di San Domenico e di Sant'Agostino.
Sopra il portone d'ingresso ci sono due opere del pittore Silvestro Pistolesi che raffigurano: San Martino (all'esterno), e una mensa eucaristica con pane e vino (all'interno). Sempre sopra l'ingresso principale c'è un grande rosone in vetro lavorato raffigurante il santo patrono Martino.
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